Tuesday, January 25, 2011

Bizarre Menopause Symptoms

Sono in good company.

When I'm alone at home, it sometimes happens that, at some point, it is as if the natural flow of time to stop. Cala an oppressive silence, I look up and look around, his ears pick up all sorts of noise, noise that normally do not do the event because they are part of the background noise of the household routine ... I hear clicking sounds, light trills, ringing, noise as a function of household, those that seem distant whistles of departing ships.
doubt insinuates itself the victim of auditory hallucinations - sometimes caused by serious diseases - and remain immobilized for a few seconds to listen, fearing that, of the noise, there is some indication of foreign presence in the house, and silently intrufolatesi waiting for the right time to emerge out of nothing e. .. (Thought too bad to continue.)
At that time, no matter the fatto che l'unico modo per entrare qua dentro sarebbe sradicare i cancelli di ferro (e farebbero molto rumore, mi sa) oppure passare per la porta di ingresso (e anche in questo caso me ne accorgerei facilmente).

E' quasi come quando, da piccola, mi svegliavo di notte da sola nella stanza e restavo immobile con gli occhi sbarrati a fissare il buio - nel quale credevo di intravedere chissà cosa o chi -, tutta nascosta sotto le coperte, non potendo nemmeno muovere un muscolo, atterrita dalla paura, nemmeno per raggiungere, a meno di un metro, l'interruttore della luce.
Non si sa mai il cattivo di turno, nascosto sotto il letto, fosse arrivato ad acchiapparmi la mano sporgente dal letto, cui mi aggrappavo salda, come fosse l'unica vera zattera di salvezza.

Ascoltando, mi accorgo che i rumori sono reali: il frigo, standoci attenti, fa un baccano notevole, un orologio da qualche parte fa tic tac, un sito internet aperto emette trilli ad ogni movimento del mouse, il fischio della nave è in effetti la caldaia.
La paura passa. E il silenzio cessa, la vita riprende a scorrere normalmente. Suona il telefono. La lettura di un blog amico ti distrae. La signora della casa accanto, a cinque metri da te, chiama qualcuno ad alta voce.

Mi sa che devo smetterla di leggere thriller e di documentarmi su Shining .

E comunque mi ha sempre confortato sapere di essere in buona compagnia: La sera, quando mi corico, sento ancora il bisogno di assicurarmi che le mie gambe siano sotto le coperte, una volta spenta la luce. Non sono più un bambino ma… non mi va di dormire con una gamba che sporge dal letto. Perchè se una mano gelida si protendesse per caso da sotto il letto ad afferrarmi la caviglia, potrei anche urlare. Sì, potrei cacciare un urlo da svegliare i morti. Sono cose che non succeddono, naturalmente, e lo sappiamo tutti. Nei miei racconti incontrerete esseri notturni di ogni genere: vampiri, amanti di demoni, una cosa che vive nell’armadio, ogni sorta di altri terrori. Nessuno di essi è reale. Lo so. E so anche che se sto bene attento a tenere i piedi sotto le coperte, non riuscirà mai ad afferrarmi la caviglia.

- "A volte ritornano", Stephen King. Prefazione. -


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